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Alimentazione, Fabbisogno energetico, Nutrienti, Patologie

Il calcolo del fabbisogno energetico spetta al veterinario.


mercoledì 13 novembre 2019


Il calcolo del fabbisogno energetico spetta al veterinario

Poiché il calcolo del fabbisogno energetico è di fondamentale importanza al fine di fornire una corretta alimentazione, questo dovrebbe spettare solo al veterinario

Il Calcolo del fabbisogno energetico del singolo soggetto è indispensabile per fornire una corretta alimentazione sia che si scelga una dieta casalinga o industriale.

Le quantità consigliate dalle aziende che producono cibi industriale sono solo indicative e si riferiscono a situazioni "medie" e come tali possono discostarsi notevolmente dalle reali esigenze di ogni animale.Il fabbisogno energetico di mantenimento di un singolo individuo dipende da numerosi fattori tra cui l'età, la razza, lo stato fisiologico, l'attività fisica, l'indole, le condizioni ambientali in cui vive, la presenza di patologie, il peso attuale e il peso ideale e proprio per questa ragione dovrebbe essere calcolato dal veterinario in seguito ad un'accurata visita dell'animale.

Una corretta gestione alimentare è indispensabile al fine di mantenere l'animale in un buono stato di salute. Per questo motivo deve rientrare tra le mansioni del veterinario curante.Numerosi studi dimostrano come lo sviluppo di determinate patologie presenti uno stretto legame con un'alimentazione scorretta.

L'osteocondrosi e la displasia dell'anca nei cuccioli di grossa taglia, ad esempio, presentano, tra le possibili eziologie, un eccesso di calcio ed energia nella dieta durante l'accrescimento.Prevenire l'obesità vuol dire ridurre l'incidenza di patologie pancreatiche e cardiovascolari.Non bisogna inoltre dimenticare tutte le patologie carenziali che gli animali possono sviluppare in seguito ad una sottoalimentazione, come lo sviluppo di osteomalacia nell'adulto o di rachitismo nel cucciolo, dovute a una ipovitaminosi D, oppure la degenerazione della retina o l'insufficienza cardiaca che può sviluppare un gatto con deficit di Taurina.Il proprietario può reperire numerose informazioni sull'alimentazione del proprio animale attraverso canali differenti dal veterinario curante. Questo comportamento ha portato il proprietario ad acquisire maggiore consapevolezza sull'importanza di una sana alimentazione ma, contemporaneamente, ha aumentato i rischi di commettere degli sbagli col "fai da te".Il veterinario deve perciò rimanere il referente principale dei proprietari, al fine di garantire la scientificità e la veridicità delle informazioni riguardo la corretta nutrizione degli animali.In conclusione Il veterinario curante, anche se non specializzato in nutrizione, dovrebbe essere in grado, durante una visita, di valutare lo stato nutrizionale di un animale, le sue esigenze alimentari e calcolare, a mano o con l'aiuto di un programma specifico, il fabbisogno energetico del singolo individuo, tenendo conto di tutte le variabili descritte in precedenza e con lo scopo di dare indicazioni corrette e personalizzate sull'alimentazione da fornire al paziente.

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